Wall Street apre in calo dopo tre settimane di rialzi
Wall Street ha iniziato la giornata in ribasso, interrompendo una serie di tre settimane consecutive di guadagni. Oggi è l’ultima sessione di settembre, noto come il mese più debole per i mercati finanziari. Dopo un inizio difficile, gli indici si sono ripresi grazie alla decisione della Federal Reserve di ridurre i tassi d’interesse di mezzo punto percentuale.
All’apertura il Dow Jones ha perso 88,81 punti (-0,21%), l’S&P 500 ha ceduto 10,65 punti (-0,19%) e il Nasdaq è sceso di 39,11 punti (-0,22%). Il prezzo del petrolio Wti al Nymex è rimasto stabile a 68,17 dollari al barile. Nel settore azionario, il titolo di Stellantis ha subito una significativa perdita del 13% dopo che il gruppo ha rivisto al ribasso le stime di profitto e di flusso di cassa per l’anno, a causa delle difficoltà nel mercato nordamericano. Anche i titoli di General Motors e Ford hanno risentito della situazione, entrambi in calo dell’1,6%.
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Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed
Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.
Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.