Wall Street chiude seduta di venerdì in calo
Chiusura in leggero calo per la seduta di venerdì scorso a Wall Street. Il Dow Jones ha perso lo 0,03% a 25.057,92 punti e il Nasdaq ha lasciato sul terreno lo 0,07% a 7.820,20 punti. In territorio negativo anche l’indice S&P500 che ha ceduto lo 0,09% a 2.801,89 punti.
A mettere sotto pressione la borsa americana è un nuovo commento di un funzionario della Casa Bianca: parlando con Cnbc ha detto che Donald Trump teme che la Fed possa fare altri due rialzi entro la fine dell’anno, dopo i due già fatti.
Nella mattinata, gli indici aveva viaggiato in rialzo grazie ai buoni risultati dei conti trimestrali che avevano bilanciato i commenti di Donald Trump sui possibili nuovi dazi alla Cina per 500 miliardi.
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Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.