Wall Street con il fiato sospeso in attesa dato inflazione preferito dalla Fed. Futures poco mossi
A Wall Street mercati sull’attenti in attesa della pubblicazione del dato macro preferito dalla Fed per monitorare il trend dell’inflazione degli Stati Uniti e, dunque, per stabilire la traiettoria dei tassi di interesse: il PCE core, ovvero l’indice dei prezzi delle spese personali.
Gli economisti prevedono per il dato headline una crescita pari al 2,3% su base annua, e dello 0,1% su base mensile. Per il PCE core, l’outlook è di un rialzo su base mensile pari a +0,2% e su base annua del 2,7%.
Ieri lo S&P 500 ha concluso la seduta di Wall Street in rialzo dello 0,40%, a quota 5.745,37 punti, nuovo valore record di chiusura; il Nasdaq è salito dello 0,60%, a 18.190,29 punti, mentre il Dow Jones è avanzato dello 0,62%, a quota 42.175,11 punti.
Nella sua ultima riunione di politica monetaria il Fomc, braccio di politica monetaria della Federal Reserve guidata da Jerome Powell, ha deciso di dare all’economia americana una forte scossa, annunciando un taglio di 50 punti base, e portando così i tassi sui fed funds a scendere a un range compreso tra il 4,75% e il 5%, rispetto al precedente livello compreso tra il 5,25% e il 5,5%, record degli ultimi 23 anni.
Dal dot plot reso noto dalla Banca centrale americana è emersa la prospettiva di diversi altri tagli dei tassi fino al 2026. I mercati cercano dunque informazioni macro che possano avallare le aspettative di ulteriori sforbiciate ai tassi.
Alle 7.40 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones registrano una variazione pari a -0,01%, così come i futures sullo S&P 500, mentre i futures sul Nasdaq cedono lo 0,10%.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.