Wall Street: Dow Jones chiude a nuovo record in attesa verdetto inflazione Usa. Futures giù
Trend al ribasso per i futures sui principali indici azionari Usa. Alle 6.50 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones cedono lo 0,11%; quelli sullo S&P 500 arretrano dello 0,13%, mentre i futures sul Nasdaq scendono dello 0,15%.
Nella sessione di ieri lo S&P 500 ha chiuso la giornata di contrattazioni praticamente piatto, in calo di quasi lo 0,1%, dopo aver terminato la sessione di venerdì scorso al di sopra della soglia di 5.000 punti per la prima volta nella storia.
L’indice ha chiuso la sessione di ieri a quota 5.021,84 punti (-0,09%).
Il Nasdaq Composite ha segnato un calo dello 0,30%, a 15.942,55 punti, mentre il Dow Jones ha terminato la seduta a un nuovo valore record di chiusura, in crescita dello 0,33% a 38.797,38 punti.
Grande attesa oggi per il market mover rappresentato dalla pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo (CPI), tra i termometri principali per monitorare il trend dell’inflazione, e dunque le prossime mosse della Fed di Jerome Powell sui tassi, che i mercati sperano vengano tagliati presto.
Gli economisti interpellati da Dow Jones stimano un rialzo, per l’indice, pari a +0,2% su base mensile e a +2,9% su base annua. L’inflazione core è attesa in rialzo dello 0,3% a gennaio e del 3,7% su base annua.
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Da segnarsi che oggi Wall Street resterà chiusa per il giorno del Ringraziamento
Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed
Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.