Wall Street e lira turca in calo, pesante il settore dei semiconduttori
Seduta debole per Wall Street, con gli indici principali che sono in lieve calo. L’S&P 500 perde 4 punti a quota 2.837 nelle prime contrattazioni. I gruppi produttori di chip sono in calo all’avvio degli scambi. A pesare sull’andamento del comparto previsioni deludenti di alcuni gruppi del settore come Nvidia (-4%) e Applied Material (-5%). Anche Micron, ASML e Intel cedono quota.
L’azionario Usa ha guadagnato terreno questa settimana in un contesto di ritrovata avversione al rischio, per via degli aiuti e misure annunciate in Turchia e per l’allentarsi delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti. Tuttavia sul Forex la lira torna a perdere terreno sul dollaro (-6% al momento) dopo che Donald Trump ha minacciato di imporre ulteriori sanzioni contro Ankara se non verrà rilasciato il pastore evangelista americano Andrew Brunson, accusato da Erdogan di aver partecipato al tentativo poi fallito di colpo di stato nel 2016.
Breaking news
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.