Wall Street: futures in rialzo dopo peggiore settimana del Dow Jones e S&P 500 da giugno
Voglia di recupero per il Dow Jones, che venerdì scorso ha chiuso in ribasso per la quinta sessione consecutiva, così come ha fatto anche l’indice S&P 500. Il Nasdaq Composite è arretrato invece per la terza sessione consecutiva.
I futures sul Dow Jones balzano di oltre 230 punti (+0,68%), a 34.727; i futures sullo S&P 500 avanzano dello 0,62% a 4.476. I futures sul Nasdaq salgono dello 0,52% a 15.514 punti.
Lo S&P 500 è reduce in particolare dalla fase ribassista più duratura dallo scorso 22 febbraio.
A livello settimanale, sia lo S&P 500 che il Dow Jones hanno perso rispettivamente l’1,69% e il 2,15%, riportando ciascuno, in media, la settimana peggiore dallo scorso giugno. Il Nasdaq, in flessione su base settimanale dell’1,61%, ha riportato la settimana peggiore da luglio.
Intanto i casi di infezioni Covid-19 negli Stati Uniti continuano a diminuire. Stando ai dati della CDC, la media in sette giorni fino allo scorso venerdì ha indicato 136.000 nuovi casi al giorno, in calo rispetto ai 157.000 nuovi casi in media al giorno della fine di agosto.
Beneficiano della notizia i titoli delle società legate al reopening, come delle compagnie aeree Delta Air Lines e United Airlines, ma anche del colosso dei viaggi in crociera Carnival. Bene anche i ciclici GM e Citigroup.
Tra gli altri titoli, le quotazioni di MGM Resorts International balzano di quasi +2% dopo l’upgrade a outperform di Bernstein.
La cautela del sentiment si spiega tuttavia sia con le forti perdite sofferte dalla borsa di Hong Kong, che dal dato relativo all’inflazione misurata dall’indice dei prezzi alla produzione, reso noto venerdì.
Nel mese di agosto, il dato è volato dell’8,3% su base annua, riportando la crescita più forte da almeno il 2010. Su base mensile, l’accelerazione è stata dello 0,7%, al di sopra del +0,6% stimato dal consensus di Dow Jones. Domani verrà reso noto l’indice dei prezzi al consumo di agosto che, secondo gli analisti intervistati da FactSet, indicherà un balzo del 5,3%.
Attesa per il meeting del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, del prossimo 21 settembre: l’interrogativo è se arriverà in quell’occasione l’annuncio del tapering del piano di acquisti di asset.
La scorsa settimana la Bce di Christine Lagarde ha annunciato che ridurrà gli acquisti che effettua mensilmente con il bazooka monetario PEPP.
A dispetto delle perdite della scorsa settimana, gli indici azionari Usa viaggiano ancora relativamente vicini ai loro livelli record: il Dow Jones dista il 2,87% dal massimo storico, lo S&P l’1,92%, mentre il Nasdaq Composite si attesta a un valore inferiore dell’1,87% dal massimo storico.
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La Borsa di Tokyo chiude in rialzo, sostenuta dai titoli del settore bancario e finanziario. Il Nikkei guadagna lo 0,5%, trainato da Sumitomo Mitsui Financial Group e Hachijuni Bank. Le aspettative di un aumento dei tassi da parte della Bank of Japan alimentano il settore.
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