Wall Street: futures sotto pressione dopo quinta settimana consecutiva di rialzi. Powell non frena i buy
Trend al ribasso dei futures sui principali indici azionari di Wall Street. Alle 6.50 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones cedono lo 0,01%. I futures sullo S&P 500 arretrano dello 0,16%, mentre i futures sul Nasdaq sono in ribasso dello 0,33%.
Lo S&P 500 ha chiuso la giornata di contrattazioni di venerdì scorso al valore di chiusura più alto del 2023 e dal marzo del 2022.
L’indice è salito dello 0,59%, a quota 4.594,63 punti.
Il Nasdaq Composite ha messo a segno un progresso dello 0,55% a 14.305,03, mentre il Dow Jones Industrial Average è balzato di 294,61 punti (+0,82%), a 36.245,50 punti, anch’esso a un nuovo record del 2023, e in rally di quasi il 9,4% dall’inizio dell’anno.
Chiusura degli indici azionari Usa positiva anche su base settimanale.
La scorsa settimana, lo S&P 500 è salito dello 0,77%, mentre il Dow è avanzato del 2,4%. Il Nasdaq ha riportato un progresso, su base settimanale, pari a +0,38%.
Tutti e tre gli indici sono saliti per la quinta settimana consecutiva.
Nessun effetto ribassista venerdì scorso dal discorso proferito dal presidente della Fed, Jerome Powell, che ha detto che la banca centrale americana è rimasta sorpresa “quest’anno dal ritmo di crescita” del Pil degli Stati Uniti e che “l’inflazione rimane ben oltre il target, ma che si sta muovendo nella giusta direzione”.
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OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.