Wall Street, giornata nera per tensioni commerciali Usa-Cina
Giornata nera ieri per Wall Street causata dalle tensioni commerciali tra Usa e Cina, che hanno provocato la giornata di scambi peggiore da inizio aprile. Arrivato a perdere quasi 500 punti, il Dow Jones Industrial Average ha ceduto 328,09 punti, l’1,3%, a quota 24.252,80. L’S&P 500 ha perso 37,81 punti, l’1,4%, a quota 2.717,07. Il Nasdaq Composite ha lasciato sul terreno 160,81 punti, il 2,1%, a quota 7.532,01. Il petrolio ad agosto al Nymex ha ceduto lo 0,7% a 68,08 dollari al barile.
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Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.