Wall Street in attesa grande market mover lavoro Usa: il trend dei futures
A Wall Street i futures sui principali indici azionari Usa sono poco mossi, in attesa del grande market mover del report occupazionale Usa degli Stati Uniti, relativo al mese di maggio, che sarà reso noto alle 14.30 ora italiana.
Nell’indicare un possibile indebolimento del mercato del lavoro americano, il rapporto sulle buste paga Usa potrebbe alimentare le speranze dei trader su un taglio dei tassi da parte della Fed nel corso del 2024: taglio che altri dati sull’occupazione, diffusi nelle ultime sessioni, hanno reso più probabile.
Ieri lo S&P 500 ha chiuso la sessione praticamente piatto, segnando una variazione pari a – 0,02% a quota 5.352,96, dopo essere salito al nuovo record nei massimi della seduta.
Il Nasdaq Composite è sceso dello 0,09% a 17.173,12 punti, mentre il Dow Jones Industrial Average è salito di 78,84 punti, o dello 0,20%, per concludere la seduta a 38.886,17 punti.
Gli economisti prevedono per il report occupazionale Usa una crescita di nuovi posti di lavoro pari a +190.000 unità nel mese di maggio.
Alle 7.35 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones salgono dello 0,10%, mentre i futures sullo S&P 500 e sul Nasdaq Composite avanzano rispettivamente dello 0,17% e dello 0,15%.
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Ford ha annunciato il taglio di 4.000 posti di lavoro in Europa, principalmente in Germania e Regno Unito, entro il 2027. La decisione è legata alla debolezza economica e alla domanda di auto elettriche inferiore alle aspettative. L’azienda sta anche adeguando la produzione dei nuovi modelli Explorer e Capri.
Wall Street apre in modo stabile con l’attenzione rivolta a Nvidia, che pubblicherà i risultati trimestrali. Gli investitori monitorano da vicino la domanda dei nuovi chip Blackwell per l’IA, mentre le tensioni geopolitiche continuano a influenzare i mercati.
Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono in aumento, con un incremento dell’1,7% nell’indice delle richieste di mutuo ipotecario nella settimana del 15 novembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano una crescita significativa, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90%.
