Wall Street in ribasso: Wti in corsa balza sopra $72
Ancora una seduta all’insegna della volatilità per Wall Street finita in leggero calo fatta eccezione per il Russell 2000 che ha messo a segno il secondo record di fila. Il comparto peggiore è stato quello delle utility (-0,95%), che per il secondo giorno di fila ha risentito dell’aumento dei rendimenti dei Treasury: quello del decennale e’ rimasto sopra la soglia psicologica del 3% per la terza seduta consecutiva.
Arrivato a perdere 129 punti, il DJIA ne ha lasciati sul terreno 54,95, lo 0,22%, a quota 24.713,98. L’S&P 500 cedeva 2,33 punti, lo 0,09%, a quota 7.382,47. Il Nasdaq ha lasciato sul terreno 15,82 punti, lo 0,21%, a quota 7.382,47. Il greggio a giugno al Nymex ha finito a 71,49 dollari al barile ma durante gli scambi si era spinto fino a 72,30 dollari, massimi di fine 2014.
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Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.