Wall Street in rosso, deprime gelata su “fase due”
Chiusura contrastata ieri a Wall Street. A pesare sugli indici è stato il dottor Anthony Fauci, direttore dell’Istituto nazionale di malattie infettive nonché componente della task force della Casa Bianca sul coronavirus, che ha avvertito che è ‘inevitabile che avremo un ritorno del virus’ in autunno e ha chiesto di rallentare sulla riapertura dell’economia perché questo potrebbe provocare “un ritorno nella stessa situazione in cui ci trovavamo poche settimane fa”.
I mercati invece puntavano su una prossima riapertura dell’economia.
Il Djia ha perso 32,23 punti, lo 0,13%, a quota 24.101,55. L’S&P 500 ha ceduto 15,09 punti, lo 0,52%, a quota 2.863,39. Mentre il Nasdaq ha lasciato sul terreno 122,43 punti, l’1,40%, a quota 8.607,73.
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Ford ha annunciato il taglio di 4.000 posti di lavoro in Europa, principalmente in Germania e Regno Unito, entro il 2027. La decisione è legata alla debolezza economica e alla domanda di auto elettriche inferiore alle aspettative. L’azienda sta anche adeguando la produzione dei nuovi modelli Explorer e Capri.
Wall Street apre in modo stabile con l’attenzione rivolta a Nvidia, che pubblicherà i risultati trimestrali. Gli investitori monitorano da vicino la domanda dei nuovi chip Blackwell per l’IA, mentre le tensioni geopolitiche continuano a influenzare i mercati.
Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono in aumento, con un incremento dell’1,7% nell’indice delle richieste di mutuo ipotecario nella settimana del 15 novembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano una crescita significativa, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90%.