Wall Street incerta, Nasdaq paga cali di Apple e gruppi chip. Giù il dollaro
Apertura incerta per Wall Street con l’indice S&P 500 e il paniere delle blue chip Dow Jones che sono fermi ai nastri di partenza, mentre il Nasdaq scivola dello 0,22% a causa dei cali di Apple e dei gruppi di chip. Questi ultimi pagano le apprensioni per la serie di nuovi dazi del 10% da 200 miliardi di dollari che l’amministrazione Trump imporrà contro i beni importati dalla Cina, la quale prepara ritorsioni.
Intanto sul Forex, continua il movimento ribassista del dollaro Usa che lascia sul campo qualcosa nei confronti di franco svizzero (un dollaro vale 0,9620 franchi in questo momento), euro (a 1,1690 dollari), dollaro australiano e sterlina britannica (vedi tabella). L’unica valuta che non sta accelerando sul biglietto verde è lo yen giapponese. L’indice del dollaro viaggia sui minimi di seduta.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.