Wall Street: JP Morgan taglia target S&P 500. I sette fattori di rischio
ROMA (WSI) – Dubravko Lakos-Bujas, responsabile del team di strategia sull’azionario Usa di JP Morgan , ha reso noto di aver rivisto al ribasso il proprio target price sullo S&P 500 per il 2016 a 2.000 punti, contro i 2.200 punti attesi all’inizio di dicembre. Il nuovo target implica un rally +6,6% entro la fine dell’anno, se si considera che l’indice benchmark ha chiuso la sessione di ieri a 1.877 punti.
Se si considera tuttavia la performance su base annua, il target implica un ribasso dello S&P 500 su base annua, nel 2016, del 2,2%, dal momento che il listino ha chiuso il 2015 a quota 2.044.
Lakos-Bujas, insieme al suo team, ha elencato sette fattori che potranno pesare su Wall Street:
- rischio di una recessione degli utili Usa
- politiche monetarie divergenti tra le banche centrali, con la possibilità che la Fed continui ad alzare i tassi, provocando il rafforzamento del dollaro
- settore manifatturiero Usa già in territorio di recessione e settore non manifatturiero che continua a rallentare.
- un contesto macroeconomico in deterioramento, con la Cina che rappresenta un rischio significativo per i mercati globali.
- l’allargamento degli spread sui crediti e il rialzo dei rendimenti dei bond verso i livelli di recessione.
- le dinamiche del ciclo economico
- la continua elevata volatilità che probabilmente danneggerà il sentiment degli investitori.
Breaking news
Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono in aumento, con un incremento dell’1,7% nell’indice delle richieste di mutuo ipotecario nella settimana del 15 novembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano una crescita significativa, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90%.
I mercati asiatici chiudono in rialzo, con Hong Kong e Cina continentale in attesa dei risultati di Nvidia. L’indice Hang Seng e l’Hang Seng Tech registrano guadagni, sostenuti dai settori tecnologico e farmaceutico.
A settembre, la produzione nel settore delle costruzioni nell’area euro è calata dello 0,1% rispetto ad agosto, mentre in Italia è cresciuta del 2,2%. Questi dati, riportati da Eurostat, evidenziano una tendenza negativa per l’area euro, nonostante l’Italia mostri segnali di ripresa.
Avvio positivo per le borse europee, compresa Piazza Affari. Oggi report salari Bce e stasera trimestrali