Wall Street: Nasdaq in fase di correzione dopo sell off post numeri lavoro Usa. Futures KO: -3,5%
La paura di una recessione negli Stati Uniti, successiva alla pubblicazione di un pessimo report occupazionale Usa, nella giornata di venerdì scorso, che ha fatto scivolare il Nasdaq in fase di correzione, mette KO i futures Usa.
Nell’ultima sessione della scorsa settimana, l’indice S&P 500 ha perso l’1,84% a 5.346,56 punti, mentre il Nasdaq Composite ha lasciato sul terreno il 2,43%, a quota 16.776,16 punti.
Il Dow Jones Industrial Average ha segnato un ribasso di 610,71 punti, o dell’1,51%, a 39.737,26 punti.
Alle 7.30 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones perdono lo 0,67%, i futures sullo S&P 500 arretrano dell’1,78%, mentre i futures sul Nasdaq scivolano del 3,48%.
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Le borse americane iniziano la giornata in ribasso a causa di dati macroeconomici deludenti e un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Il deficit commerciale degli Stati Uniti è cresciuto oltre le aspettative, mentre l’attenzione si sposta sulle scorte di greggio e gas.
Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del 4,7% a novembre, superando le previsioni degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha riportato un deficit di 102,86 miliardi di dollari, contro stime di 101,2 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente a un incremento delle importazioni, che hanno raggiunto 279,2 miliardi di dollari.
Nel 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli assessorati regionali, ha approvato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, gestiti da Terna, per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro. Questi progetti, tra cui Elmed, Adriatic Link e Bolano-Annunziata, porteranno benefici ambientali, sociali ed economici, riducendo l’impatto paesaggistico e liberando territorio.
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando però preoccupazioni per la fiducia dei consumatori e il settore immobiliare. Le sfide interne e l’imminente aumento dei dazi USA potrebbero influenzare la crescita futura.