Wall Street perde slancio: spettro guerra commerciale aleggia ancora
Il Dow Jones e gli altri indici della Borsa Usa continuano a scambiare in rialzo ma perdono slancio rispetto all’avvio di seduta. Per esempio il paniere delle blue chip guadagna 80 punti (+0,3% circa) a 24.256 punti dopo aver toccato picchi a 24.357. L’indice allargato S&P 500 avanza di circa 8 punti a 2.721 punti, un livello che si confronta con i massimi di giornata di 2.730,20. Il Nasdaq, da parte sua, guadagna 17,8 punti a quota 7.520 dopo aver toccato l’apice in area 7.559,36.
Finché la guerra commerciale rimane una minaccia, i mercati non riusciranno a progredire molto, dicono gli analisti. Sul fronte obbligazionario, i rendimenti dei Treasuries a 30 anni scambiano in calo, raggiungendo la percentuale minima da febbraio.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.