Wall Street riparte dopo forti sell off post trimestrali banche Usa. Il trend dei futures
Esordio negativo per le trimestrali Usa, iniziate con la pubblicazione di JPMorgan e altre banche tra le più importanti degli Stati Uniti.
Wall Street riparte dopo la seduta di violenti sell di venerdì scorso, che hanno portato il Dow Jones Industrial Average a crollare di 475,84 punti, o dell’1,24%, per chiudere a quota 37.983,24 punti e lo S&P 500 cadere dell’1,46% a 5.123,41.
Il Nasdaq Composite è arretrato invece dell’1,62% a 16.175,09 punti. Durante i minimi intraday, il Dow Jones è scivolato di quasi 582 punti, o dell’1,51%, mentre lo S&P 500 è scivolato fino a – 1,75%.
La scorsa settimana lo S&P 500 è arretrato dell’1,56%, il Dow Jones ha perso il 2,37%, mentre il Nasdaq ha segnato un ribasso dello 0,45%.
Protagonista JPMorgan, il cui titolo è crollato di oltre il 6% dopo la pubblicazione dei conti relativi al primo trimestre del 2024.
A deludere i mercati sono stati sia l’outlook sul trend del margine netto di interesse che le dichiarazioni del ceo Jamie Dimon sulle prospettive dell’economia Usa.
Il titolo Wells Fargo ha perso lo 0,4%, mentre Citigroup, l’altra banca americana che venerdì scorso ha annunciato i propri risultati di bilancio, ha terminato la seduta perdendo l’1,7%
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I futures sui principali indici azionari Usa segnalano una voglia di recupero a Wall Street. Alle 7 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones e sullo S&P 500 avanzano dello 0,26% e dello 0,32%, mentre i contratti sul Nasdaq mettono a segno un progresso dello 0,33%.
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L’apertura di Wall Street è caratterizzata da incertezze, con il Dow Jones che scende dopo il suo record, mentre lo S&P 500 registra un nuovo massimo intraday. Le tensioni derivano dalle dichiarazioni di Trump sui nuovi dazi contro Messico, Canada e Cina. Gli investitori attendono i verbali della Federal Reserve per ulteriori indicazioni sui tassi d’interesse.