Wall Street si avvia a concludere settimana di buy, Nasdaq +5,3% in attesa annuncio tassi Fed. Il trend dei futures Usa
Trend lievemente positivo per i futures sui principali indici azionari americani dopo la sessione della vigilia, che ha visto Wall Street chiudere la giornata di contrattazioni in rialzo.
Lo S&P 500 ha guadagnato lo 0,75%, salendo per la quarta sessione consecutiva, mentre il Dow Jones Industrial Average è avanzato dello 0,58%. Ancora meglio il Nasdaq Composite, salito dell’1%.
Nella seduta di ieri, è stato pubblicato negli Stati Uniti l’ultimo dato macro importante precedente la riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, prevista per i prossimi 17-18 settembre, ovvero l’indice dei prezzi alla produzione, altro parametro per monitorare il trend dell’inflazione.
Il PPI è salito ad agosto dello 0,2% su base mensile, in linea con le attese, avanzando su base annua dell’1,7%.
Gli investitori continuano ad assegnare una probabilità più alta alla prospettiva di un taglio dei tassi da parte della Fed di 25 punti base, rispetto a quella di una sforbiciata di 50 punti base, dopo gli ultimi indicatori economici resi noti.
I tre principali indici azionari Usa si avviano a concludere la settimana in rialzo, con lo S&P 500 in crescita del 3,5% su base settimanale e il Nasdaq proiettato verso un balzo pari a +5,3%. Il Dow Jones ha guadagnato invece durante la settimana l’1,9%. Alle 7.25 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones, sullo S&P 500 e sul Nasdaq avanzano dello 0,8% circa.
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La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.
La banca centrale russa ha deciso di mantenere il tasso di riferimento al 21%, contrariamente alle aspettative di un aumento. L’inflazione elevata ha portato l’indice dei prezzi al consumo all’8,9% a novembre. Altre banche centrali, come la BCE e la Federal Reserve, hanno invece effettuato modifiche ai tassi.
A ottobre, l’industria italiana ha visto un aumento del fatturato dello 0,5% in valore e dello 0,8% in volume, trainato dal mercato interno, mentre il mercato estero ha registrato una flessione. Su base annua, si osserva un calo generale del fatturato, nonostante un giorno lavorativo in più rispetto all’anno precedente.
La Borsa di Tokyo conclude la sessione in ribasso a causa delle preoccupazioni legate alle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e ai conflitti in Medio Oriente. Anche i dati sull’inflazione superiore alle attese hanno influenzato negativamente il mercato, impattando sui titoli bancari. L’indice Nikkei e il Topix registrano flessioni.