Wall Street: si profila seduta positiva, in particolare per il settore hi-tech
Si profila un avvio positivo a Wall Street, in particolare per il settore tecnologico. Il listino Dow Jones – a meno che il report occupazionale Usa non sia deludente – dovrebbe riuscire ad aggiornare i massimi assoluti. Se il numero di posti creati in ottobre negli Stati Uniti sarà convincente, così come per i salari, il rialzo dei tassi della Fed – già altamente probabile – sarà dato per scontato.
I future sul Dow Jones guadagnano lo 0,18% (+25 punti) a 23.469, dopo che ieri il paniere delle blue chip ha realizzato la 55esima chiusura di seduta record dell’anno. Ancora meglio fa il contratto sul Nasdaq (+0,38% a 6.254 punti), favorito dall’andamento in rialzo di Apple dopo la trimestrale e nel giorno dell’arrivo nei negozi dell’iPhone X. I future sull’indice S&P 500 scambiano in progresso dello 0,1% (+1,30 punti) a quota 2.578,25.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.