Wall Street: S&P 500 e Nasdaq aggiornano record
Wall Street ha chiuso la seduta di veneerdì scorso in rialzo con lo S&P 500 e il Nasdaq che hanno aggiornato nuovi record.
Ad avere fatto accelerare l’azionario sono state le parole “dovish” del governatore della Federal Reserve, Jerome Powell che, dal summit annuale di Jackson Hole (Wyoming), ha difeso la politica monetaria dell’istituto centrale dagli attacchi recenti del presidente americano, Donald Trump, dicendo che i rialzi “graduali” dei tassi restano “appropriati” e che l’economia è e restera’ “forte”.
Arrivato a guadagnare fino a 169 punti, il DJIA ne ha aggiunti 133,37, lo 0,52%, a quota 25.790,35, sotto il 3,2% dal record del 26 gennaio scorso. L’S&P 500 è salito di 17,71 punti, lo 0,62%, a quota 2.874,69. Il Nasdaq ha registrato un rialzo di 67,52 punti, lo 0,86%, a quota 7.945,98.
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A ottobre, l’industria italiana ha visto un aumento del fatturato dello 0,5% in valore e dello 0,8% in volume, trainato dal mercato interno, mentre il mercato estero ha registrato una flessione. Su base annua, si osserva un calo generale del fatturato, nonostante un giorno lavorativo in più rispetto all’anno precedente.
La Borsa di Tokyo conclude la sessione in ribasso a causa delle preoccupazioni legate alle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e ai conflitti in Medio Oriente. Anche i dati sull’inflazione superiore alle attese hanno influenzato negativamente il mercato, impattando sui titoli bancari. L’indice Nikkei e il Topix registrano flessioni.
Avvio debole a Piazza Affari, nell’ultima seduta di una settimana volatile per l’azionario. Quasi tutti i titoli del Ftse Mib in rosso.
Un disegno di legge appoggiato da Donald Trump è stato bocciato alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti