Wall Street, S&P 500 raggiunge quota 2.800: è la prima volta dal 2 febbraio
Azionario, obbligazionario e oro stanno registrando guadagni sui mercati. Chi è in cerca di diversificazione sta facendo molta fatica a trovare strategie di investimento efficaci in queste condizioni. Mentre la performance dei beni rifugio per eccellenza (oro, yen, franco svizzero, Bond Usa) ha preso direzioni divergenti (vedi grafico sotto), l’indice allargato della Borsa Usa, l’S&P 500, ha raggiunto quota 2.800 per la prima volta dal 2 febbraio, prima del flash crash di un mese fa che ha scombussolato i mercati finanziari.
Intanto il dollaro americano si sta indebolendo rispetto alla divisa giapponese e all’euro, attestandosi in area $1,12376. Con il rialzo dei tassi in arrivo in Usa e con il venire meno delle condizioni economiche favorevoli di “Riccioli d’Oro” – caratterizzate da una crescita sincronizzata progressiva dell’economia mondiale e da un’inflazione tiepida -, trovare posti sicuri in cui nascondersi continuerà a essere un’opera difficile da qui in avanti.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.