Wall Street, tecnologici come Tesla e Facebook pesano sull’andamento generale
Negli Stati Uniti dopo quasi un’ora di contrattazioni il Nasdaq scambia in ribasso appesantito dai cali di Facebook e Tesla, mentre l’indice S&P 500 e il paniere delle blue chip Dow Jones sono piatti. Alle 16.15 il gruppo dei Repubblicani alla Camera presenterà il disegno di legge sull’ambiziosa riforma fiscale Usa e per ora il dollaro non sembra apprezzare i contenuti che sono usciti nelle indiscrezioni stampa. Sempre oggi, poi, il governo americano annuncerà il nome del sostituto di Janet Yellen alla presidenza della Fed a partire da febbraio dell’anno prossimo. Il prescelto dovrebbe essere, nel segno della continuità, Jerome Powell.
I titoli Facebook cedono l’1,4% dopo che l’azienda leader nei social network ha annunciato che prevede un balzo delle spese tra il 45 e il 60% l’anno prossimo. Le azioni Tesla scivolano di almeno il -6% dopo che la casa di auto elettriche ha registrato la peggiore perdita trimestrale di sempre e ha posticipato di circa tre mesi gli obiettivi delle auto berlina Model 3. In ribasso sette degli 11 settori principali dell’S&P 500, in particolare quelli del settore tecnologico e di beni al consumo discrezionali.
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Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.