Wall Street, terza apertura consecutiva in negativo. Alert su curva dei rendimanti
Le incertezze geopolitiche pesano sull’apertura di Wall Street martedì: è il terzo avvio consecutivo in territorio negativo. Sia lo S&P 500 sia il Dow Jones hanno registrato un ribasso intorno allo 0,1% in apertura.
Oltre alle note tensioni sullo scenario internazionale, da Hong Kong all’Argentina, si è assottigliato lo spread fra i titoli del Tesoro a 2 e 10 anni – un segnale che per molti analisti potrebbe anticipare una recessione negli Usa. Tale spread è arrivato a soli 3 punti base, ai minimi dal 2007.
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Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.