Wall Street: trend futures Usa in rialzo dopo attentato Trump. Dow Jones riparte da record oltre 40.000 punti
A Wall Street i futures sui principali indici azionari Usa sono in rialzo, in attesa della pubblicazione di nuove trimestrali, dopo le prime annunciate venerdì scorso dalle banche JPMorgan, Wells Fargo e Citigroup.
Per ora Wall Street rimane solida dopo l’attentato all’ex presidente degli Stati Uniti e tycoon Donald Trump avvenuto durante un comizio a Butler, in Pennsylvania, venerdì scorso 13 luglio.
“Probabilmente l’impatto sui mercati non sarà significativo – ha commentato alla CNBC Adam Crisafulli, fondatore di Vital Knowledge, in una nota che è stata riportata nella giornata di domanica – Trump era già il favorito, e questo attentanto renderà ancora più solido questo status”.
Wall Street riparte oggi dal nuovo record del Dow Jones che, nella sessione di venerdì scorso, è balzato sopra quota 40.000 punti, testando il nuovo record assoluto e portando i suoi guadagni YTD a +6,1%.
Lo S&P 500 è balzato del 18% dall’inizio dell’anno.
Prima dell’inizio della sessione di oggi, attesi i conti di Goldman Sachs, mentre gli altri colossi di Wall Street Morgan Stanley e Bank of America annunceranno i conti nella giornata di domani.
Questa settimana, a diffondere i risultati di bilancio relativi al secondo trimestre del 2024 saranno anche Johnson & Johnson, United Airlines e Netflix.
Alle 8.45 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones avanzano dello 0,24%, quelli sullo S&P 500 salgono dello 0,26%, mentre quelli sul Nasdaq mettono a segno un rialzo pari a +0,45%.
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Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.
