Web tax, 4 Paesi si schierano verso il cambio di passo
E’ ora che le attività commerciali compiute da big del web siano tassate in modo più equo: è questo nella sostanza il monito firmato dai Italia, Francia, Germania e Spagna in un documento congiunto che prepara il terreno al vertice di Tallin sul digitale, atteso per venerdì, e nel quale i capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea discuteranno la web tax: “Lo stesso contenuto, bene o servizio” dev’essere “soggetto a Iva nello Stato di consumo, senza pensare alla sua natura fisica o digitale”, scrivono i quattro Paesi, “i nuovi modelli di business” devono dunque essere “tassati efficacemente (…) Non ha senso applicare un doppio standard che in ultima analisi altera le condizioni della concorrenza”.
La linea guida rimane l’aggiornamento della legislazione “per assicurare che i profitti tassabili siano attribuiti dove viene generato il valore, per evitare l’erosione della base imponibile e lo spostamento dei profitti (BEPS)”.
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Le borse cinesi chiudono in rialzo in attesa della decisione sui tassi di interesse della banca centrale cinese. Shanghai e Shenzhen registrano aumenti significativi, trainati dal settore high-tech.
L’inflazione nell’Eurozona si conferma al 2% su base annua per ottobre 2024, come riportato da Eurostat, con un incremento rispetto al mese precedente. L’inflazione core, che esclude le componenti più volatili, rimane al 2,7%. Nell’intera Unione Europea, l’inflazione annuale sale al 2,3%.
La Borsa di Tokyo chiude in rialzo, sostenuta dai titoli del settore bancario e finanziario. Il Nikkei guadagna lo 0,5%, trainato da Sumitomo Mitsui Financial Group e Hachijuni Bank. Le aspettative di un aumento dei tassi da parte della Bank of Japan alimentano il settore.
Nestle ha abbassato il target di redditività a medio termine e aumenterà gli investimenti pubblicitari per stimolare le vendite.