Web tax: Bruxelles propone tassa al 3% sui ricavi
Per costringere i giganti del web a pagare le tasse nel paese in cui producono profitti, la Commissione Ue propone una soluzione ‘temporanea’, applicabile da subito: una tassa del 3% sui ricavi da vendita di spazi pubblicitari (come Google), cessione di dati (come Facebook) e attività di intermediazione tra utenti e business (come Uber), applicabile a società con un fatturato globale superiore a 750 milioni di euro ed uno europeo sopra i 50 milioni. Bruxelles stima introiti per almeno 5 miliardi all’anno.
Una seconda proposta, la preferita, risponde alle richieste di numerosi Stati membri di istituire un’imposta temporanea da prelevare sulle principali attività digitali, che al momento sfuggono a qualsiasi tipo di imposizione nell’UE. Una società che opera su web diventa equiparabile a una qualunque altra azienda ‘old economy’ se supera i 7 milioni di euro di ricavi annuali in uno Stato membro, se ha più di 100.000 utenti registrati o se ha più di 3000 contratti per servizi digitali ad utenti business. .
Entrambe le proposte saranno valutate dal Consiglio dei 28 capi di Stato e di governo, che aveva commissionato questo testo ai commissari Ue soprattutto su impulso di Francia, Germania, Italia e Spagna.
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Chiusura negativa per le borse europee in scia all’apertura negativa di Wall Street, dopo i dati sul mercato del lavoro americano
Wall Street chiude in ribasso dopo la pausa per commemorare l’ex presidente Jimmy Carter. Il rapporto sull’occupazione di dicembre supera le aspettative, con 256.000 nuovi posti di lavoro e un tasso di disoccupazione in calo al 4,1%. Gli indici principali, tra cui Dow Jones e Nasdaq, registrano perdite.
Nel mese di dicembre, gli Stati Uniti hanno registrato un incremento occupazionale di 256.000 posti di lavoro, superando le previsioni degli analisti che si aspettavano 155.000 nuovi impieghi. Questo segna il 48esimo mese consecutivo di crescita positiva, con un calo del tasso di disoccupazione al 4,1%.
Il Gruppo Mondadori, tramite Mondadori Libri, ha acquisito il rimanente 25% di A.L.I., portando la sua partecipazione al 100%. L’operazione è stata conclusa esercitando un’opzione call prevista dal contratto del maggio 2022. Il prezzo provvisorio dell’acquisizione è di 12,2 milioni di euro, basato sull’EBITDA medio 2023-2024 e sulla posizione finanziaria netta positiva della società al 31 dicembre 2024.