Web tax, Ubp: “Un danno per le imprese italiane”
MILANO (WSI) – Svantaggio competitivo delle imprese residenti: così la web tax potrebbe essere un danno potenziale specie in Italia. A lanciare l’allarme lUpb, l’authority dei conti pubblici.
“Le italiane pagherebbero infatti gli altri tributi nazionali aggiungendo anche questo nuovo balzello, mentre le multinazionali assolverebbero così gli obblighi con un tributo del 3%, continuando a pagare aliquote irrisorie in paesi a fiscalità privilegiata“.
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Le borse cinesi chiudono in rialzo in attesa della decisione sui tassi di interesse della banca centrale cinese. Shanghai e Shenzhen registrano aumenti significativi, trainati dal settore high-tech.
L’inflazione nell’Eurozona si conferma al 2% su base annua per ottobre 2024, come riportato da Eurostat, con un incremento rispetto al mese precedente. L’inflazione core, che esclude le componenti più volatili, rimane al 2,7%. Nell’intera Unione Europea, l’inflazione annuale sale al 2,3%.
La Borsa di Tokyo chiude in rialzo, sostenuta dai titoli del settore bancario e finanziario. Il Nikkei guadagna lo 0,5%, trainato da Sumitomo Mitsui Financial Group e Hachijuni Bank. Le aspettative di un aumento dei tassi da parte della Bank of Japan alimentano il settore.
Nestle ha abbassato il target di redditività a medio termine e aumenterà gli investimenti pubblicitari per stimolare le vendite.