Weidmann (Bundesbank) critico su intervento statale per banche venete
Al presidente della Bundesbank Jens Weidmann non va giù la decisione dell’Italia di liquidare due banche fallite facendo pagare un costo considerevole ai contribuenti. Lo si deduce dal suo intervento, riportato da Reuters, in un discorso che sta tenendo a Stoccarda.
Weidmann ha detto di non vedere la volontà da parte dei paesi della zona euro di trasferire i poteri decisionali a un livello europeo:
“Questa (riluttanza) è evidente non solo nella gestione delle regole di finanza pubblica ma anche nell’adesione alle nuove regole sulla liquidazione delle banche, soprattutto da parte di quei paesi che chiedono più mutualità”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.