Weidmann risponde a Draghi: “politica sia meno espansiva”, euro in ripresa
L’euro scambia su livelli superiori ai minimi di seduta, sostenuto dalle parole di Jens Weidmann. Il numero uno della Bundesbank ha risposto alla ‘stance’ accomodante di Mario Draghi, secondo il quale le politiche monetarie ultra espansive sono qui per rimanerci, dicendo che “è legittimo chiedere che il consiglio direttivo della Bce rimetta in discussione le strategie e la comunicazione di politica monetaria viste le prospettive di una ripresa continua e solida nell’area euro e un incremento delle pressioni inflative”.
Secondo Weidmann “c’è un consenso in seno al board della Bce sul fatto che un approccio ultra accomodante è al appropriata al momento”, ma che si possono “avere opinioni differenti sul grado più corretto di espansione monetaria. Si può immaginare una politica monetaria meno espansiva, soprattutto ora che molti indici economici si stanno andando nella direzione giusta”. Le parole hanno spinto l’euro in area 1,0670 dollari, in ripresa dopo i minimi di seduta testati intorno a $1,0630.
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Le borse americane iniziano la giornata in ribasso a causa di dati macroeconomici deludenti e un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Il deficit commerciale degli Stati Uniti è cresciuto oltre le aspettative, mentre l’attenzione si sposta sulle scorte di greggio e gas.
Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del 4,7% a novembre, superando le previsioni degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha riportato un deficit di 102,86 miliardi di dollari, contro stime di 101,2 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente a un incremento delle importazioni, che hanno raggiunto 279,2 miliardi di dollari.
Nel 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli assessorati regionali, ha approvato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, gestiti da Terna, per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro. Questi progetti, tra cui Elmed, Adriatic Link e Bolano-Annunziata, porteranno benefici ambientali, sociali ed economici, riducendo l’impatto paesaggistico e liberando territorio.
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando però preoccupazioni per la fiducia dei consumatori e il settore immobiliare. Le sfide interne e l’imminente aumento dei dazi USA potrebbero influenzare la crescita futura.