Wsj: “A Huawei 75 miliardi di aiuti di stato”. Ma l’azienda minaccia azioni legali
Fra il 2008 e il 2018 Huawei, il colosso della telefonia cinese, avrebbe incassato 75 miliardi di dollari in aiuti di stato dal governo di Pechino. Lo scrive il Wall Street Journal precisando che 46 miliardi sarebbero stati ricevuti sotto forma di finanziamenti e prestiti mentre altri 25 miliardi sarebbero stati incassati sotto forma di sconti fiscali intesi a promuovere il settore.
Dura la replica di Huawei che ha minacciato azioni legali contro il Wall Street Journal per aver pubblicato “informazioni false e conclusioni affrettate, non corrette”
“Prendiamo atto che recentemente il Wall Street Journal ha pubblicato una serie di articoli falsi e irresponsabili su Huawei”, i quali “hanno seriamente danneggiato la reputazione dell’impresa”, si legge nella nota. “Huawei si riserva il diritto di intraprendere azioni legali per proteggere la sua reputazione”. .
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.