Yellen stempera rischio recessione negli Usa malgrado frenata consumi
Il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, ritiene che il rischio di una recessione negli Stati Uniti sia diminuito grazie alla resilienza del mercato del lavoro e all’inflazione in calo. Tuttavia, avverte che un rallentamento nella spesa dei consumatori potrebbe essere il prezzo da pagare nella lotta all’inflazione.
Le sue parole contrastano con le crescenti preoccupazioni per una recessione in Europa, dove l’attività economica è quasi ferma secondo i dati pubblicati oggi da S&P Global.
Negli Stati Uniti, l’attività economica si è espansa all’inizio di giugno al ritmo più lento in tre mesi, frenata da una contrazione più profonda nelle fabbriche. Tuttavia, finora l’economia statunitense si è dimostrata resiliente.
Un rapporto sull’occupazione di maggio ha mostrato un aumento del numero di posti di lavoro superiore alle previsioni degli economisti. Anche la costruzione di abitazioni e le vendite al dettaglio del mese scorso hanno evidenziato una sorprendente resistenza di fronte alla stretta monetaria aggressiva della Fed.
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Finale perlopiù negativo per le borse europee, compresa Piazza Affari. Sul Ftse Mib resistono le società di servizi pubblici
La fiducia dei consumatori europei mostra segnali di ripresa a settembre 2024, secondo il sondaggio della DG ECFIN. Il sentiment nell’eurozona rimane negativo ma migliora rispetto ad agosto, mentre nell’intera Unione Europea l’indicatore segna un aumento.
Il sindacato tedesco Ver.di e il consiglio aziendale di Commerzbank chiedono al governo di opporsi pubblicamente all’acquisizione della banca da parte di UniCredit, sottolineando l’importanza di mantenere l’istituto indipendente per salvaguardare i posti di lavoro e i successi raggiunti.
La Commissione europea ha dato il via libera all’acquisizione congiunta del gruppo X2O da parte di Vendis Capital Management e Waterland Private Equity Investments, senza sollevare preoccupazioni sulla concorrenza.