Yemen: Arabia saudita abbatte missili lanciati dai ribelli filo iraniani
Sette missili balistici lanciati dalle milizie ribelli ‘Huthi’ sono stati abbattuti dall’Arabia Saudita nello Yemen, aggravando la situazione già precaria nel paese teatro di una guerra per procura. I ribelli anti governativi sono sostenuti dall’Iran mentre le autorità possono contare sull’aiuto dei sauditi. Secondo una nota diffusa dall’agenzia di stampa Spa, le forze saudite hanno distrutto tre missili che hanno sorvolato una zona di Riyad e altri quattro lanciati contro le città di Najran, Jizan e Khamis Mushait.
Sui mercati l’escalation delle tensioni in Medioriente sta alimentando l’appetito per i contratti legati al petrolio. La coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita, impegnata in Yemen a sostegno del governo, ha minacciato una ritorsione contro l’Iran, che ritiene essere dietro al lancio di missili balistici da parte dei ribelli Huthi.
“Ci riserviamo il diritto di rispondere all’Iran al momento giusto e nel posto giusto”, ha dichiarato il portavoce della coalizione Turki al-Malki definendo gli sviluppi in Yemen una “pericolosa escalation”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.