Nexi scalda i motori in vista delle quotazione in Borsa. Il cda della società FinTech di gestione dei pagamenti ha fissato l’intervallo di prezzo a cui saranno vendute le sue azioni in quella che sarà la più grande quotazione di Piazza Affari del 2019.
La forchetta oscilla tra un minimo di 8,5 e un massimo di 10,35 euro ad azione, attribuendo all’ex Cartasì un valore d’impresa (enterprise value) compreso tra i 7,1 e gli 8,1 miliardi di euro, inclusi gli 1,7 miliardi di debito finanziario netto che continueranno a gravare sulla società dopo la quotazione.
Tuttavia il debito dovrebbe ridursi proprio grazie all’Ipo: una parte dell’offerta sarà fatta tramite la sottoscrizione di nuove azioni che dovrebbero portare dentro le casse della società 700 milioni. Dopo il collocamento il debito netto scenderà quindi a circa 1,7 miliardi. La capitalizzazione di Borsa, che non considera il debito, sarà compresa tra i 5,4 e i 6,4 miliardi di euro.
A gestire la quotazione a Piazza Affari saranno BofA Merrill Lynch, Banca Imi, Credit Suisse, Goldman Sachs e Mediobanca in qualità di joint global coordinator e joint bookrunner, mentre Banca Akros, Barclays Bank, Citigroup Global Markets, Hsbc, Mpsw Capital Services, Ubi Banca , Ubs Investment Bank e UniCredit Corporate & Investment Banking sono joint bookrunner. Banca Imi e Banca Akros agiscono inoltre in qualità di sponsor. Evercore è l’advisor finanziario di Nexi.