ROMA (WSI) – “Salvacondotto”. E’ questa la parola non detta della crisi che stiamo vivendo. Salvacondotto è la forzatura irricevibile; è lo sfregio irrimediabile allo stato di Diritto, alla Costituzione, che Silvio Berlusconi pretende dalla politica in cambio della possibilità di fare democraticamente un governo o di eleggere democraticamente il nuovo Capo dello Stato.
Ciò che non si capisce di questa crisi, ciò che è persino impossibile spiegare al mondo intero, è che in assenza di una garanzia formalizzata che nessuna sentenza sarà eseguibile nei suoi confronti, B. non consentirà a nessuna soluzione.
Berlusconi è pronto a trascinare con sé nel baratro il Paese intero, le nostre istituzioni, il futuro delle prossime generazioni. B. è il vero punto di scontro e le assicurazioni che chiede il prezzo da pagare.
Tutto è possibile, in un momento così difficile, tranne concedere con una forzatura il salvacondotto, dando vita a un governo del prepotente. Tutto sarebbe possibile. Ma questo, no. Né è possibile pensare che la scelta del prossimo presidente della Repubblica debba anch’essa dipendere da garanzie offerte in questo campo.
Libertà e Giustizia chiede inoltre che il lavoro dei “saggi” scelti da Napolitano, all’interno di una invenzione non incostituzionale ma certamente “a-costituzionale”, avvenga rispettando i criteri di una normale riservatezza, ma chiede che siano resi noti tutti i temi affrontati nelle riunioni. Di cosa trattano i “saggi”? Di cosa parlano?
Infine, sulla legge elettorale: da anni ormai LeG aveva chiesto che in assenza di un accordo su una legge che cancellasse il Porcellum, si tornasse al Mattarellum con una legge di due articoli: il primo che abolisce la legge voluta dalla destra e mai cancellata; il secondo che esplicitamente afferma il ritorno al Mattarellum.
Non la legge migliore, ma l’unica possibile. Purtroppo le richieste della società civile non sono state ascoltate e chi ha cercato anche di offrire soluzioni è stato troppo spesso ritenuto un ingombro al potere dei partiti.
Ora il tempo del non ascolto è davvero finito. Non accetteremo le non risposte e i silenzi di chi porta il peso di responsabilità immani.
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