NEW YORK (WSI) – Ha appena vinto il premio Nobel quindi vale la pena ascoltarlo quando parla. Anche perché l’economista di Yale Robert Shiller ha previsto lo scoppio della bolla dot com durante il boom dei titoli tecnoligici a Wall Street.
Più tardi si è ripetuto anche per il mercato immobiliare, lanciando diversi avvertimenti anche in un libro uscito in tutte le librerie e pensato per le grandi masse, non solo i circoli universitari.
Ora Shiller sostiene che l’immobiliare sia un pessimo investimento e che essere proprietario di una casa, un ‘must’ per gli italiani fin dai tempi del boom economico, non conveniene più.
Shiller ha ricevuto il prestigioso riconoscimento dell’accademia scandinava per il suo lavoro in cui si suggerisce che i mercati finanziari non sono così efficienti come pensiamo. In gran parte per via dei calcoli erronei dell’uomo circa il valore dei beni che vengono scambiati.
Tra i tanti errori che commettiamo c’è anche l’investimento in una prioprietà immobiliare.
La casa viene considerata come uno degli investimenti migliori, perché il valore tende sempre a crescere con il tempo. Ma Shiller dimostra proprio l’opposto: storicamente tra il 1890 e il 1990 il tasso di ritorno da investimento è stato pressoché inesistente.