Società

Nobel Stiglitz: la fine dell’euro non è la fine del mondo

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New York – Ognuno ha pronte le sue personbali ricette per uscire dalla crisi del debito sovrano europeo. Ma quando parla il premio Nobel per l’Economia Joseph Stiglitz val la pena sedersi e ascoltare in silenzio.

Ecco le sue considerazioni principali, emerse durante un’intervista concessa a Le Nouvel Observateur , in occasione della presentazione del suo ultimo libro “Le Prix de l’inégalité”:

1. Cambiare la struttura delle economie
2. L’austerita’ non e’ una soluzione
3. Le decisini delle autorita’ europee sono troppo limitate
4. Changer la structure de notre économie
5. Mutualizzare i debiti e armonizzare le tasse
6. E se la Germania lasciasse la zona euro?
7. La fine dell’euro non e’ la fine del mondo
8. Il protezionismo sarebbe un errore grave
9. Il lavoro nel settore industriale cala, e’ il prezzo del successo
10. Flessibizzare il mercato del lavoro non e’ la soluzione
11. Un mondo senza Goldman Sachs e’ possibile
12. Separare le attivita’ di deposito e di investimento delle banche (Volcker Rule)
13. E’ difficile cambiare veramente il sistema se si e’ al suo interno


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