L’Italia nel 2019 potrebbe sorprendere in positivo i mercati finanziari, rivelandosi così un “cigno grigio”. È l’idea di Nomura che nei “Nove cigni grigi per il 2019”, ovvero fattori negativi che il mercato ha prezzato ma in maniera eccessiva e che possono trasformarsi in elementi positivi, ha inserito il debito italiano. La banca giapponese avverte tuttavia che non si tratta del suo scenario di base, ma piuttosto di un esercizio per pensare al di fuori dei canoni più comuni.
Per quanto riguarda l’Italia, Nomura pensa che il mercato potrebbe improvvisamente realizzare quanto eccessivamente pessimista sia diventato sul debito. Esclusa la spesa per interessi – mettono in evidenza gli analisti – l’Italia ha un avanzo di bilancio dai primi anni ‘90.
Dal 2012, inoltre – dicono gli esperti – il paese gode di un surplus delle partite correnti. Questa situazione non sembra rispecchiata dallo spread tra Btp e Bund. Inoltre, se andassero in porto le misure espansive della manovra, l’Italia godrebbe di uno stimolo fiscale simile a quello degli Usa nel 2018.
“Proprio come gli investitori hanno sottovalutato la crescita degli Stati Uniti, potrebbero commettere lo stesso errore con l’Italia” si legge nel report della banca, che anticipa: “Un importante rally nelle obbligazioni italiane potrebbe essere la sorpresa del 2019.”
Ma l’Italia non è il solo cigno grigio per il 2019. Tra gli altri eventi, messi in conto dalla banca giapponese, spiccano la fine del populismo, petrolio a 20 dollari, terremoto mercati finanziari (motivo per il quale la banca suggerisce di restare liquidi), deflazione dei mercati emergenti, ripresa allo yuan cinese, accelerazione del Pil mondiale, deflazione della zona euro, impennata inflazione negli Stati Uniti.