NEW YORK (WSI) – La decisione dell’Opec di lasciare inalterata a 30 milioni di barili al giorno la produzione giornaliera spingerà in basso i prezzi del greggio, compromettendo l’andamento degli utili per azione dei big del settore che subiranno una flessione del 20% circa dalle stime attuali. Sono le previsioni degli analisti di Nomura che, prendendo atto della riduzione delle stime sugli utili, hanno rivisto al ribasso le previsioni del settore europeo, portando la view sul comparto a bearish dal precedente neutral.
Sulla scia della recente decisone dell’Opec, Nomura scommette che le quotazioni del Brent segneranno un calo, portandosi nel range stimato di 85 dollari al barile nel 2015, in rialzo a 90 dollari nel biennio successivo (dato rivisto al ribasso dai 100 dollari al barile).
Uno scenario, quest’ultimo, che se dovesse verificarsi porterebbe una riduzione dei profitti del 20% rispetto alle previsioni attuali della banca per il 2015 e del 10% nell’anno successivo. Si tratta di stime del 15% inferiori al consensus di mercato. E che porterebbero il p/e 2015 del settore a posizionarsi intorno ai 12,8 X.
Seul fronte dei titoli, Royal Dutch Shell resta il titolo preferito nel lungo periodo con un rating confermato a buy e un target price che resta inalterato a 2,600 pence (upside +9% circa). Subiscono invece un taglio del rating, Total (a neutral da buy, target a 50 euro), Statoil (a reduce da neutral, target 140 corone norvegesi), BG group (a reduce da neutral, target 1,150 pence), Galp (a neutral da buy, target 1,5 euro). Restano invece confermati i giudizi di acquisto di Bp (neutral, 430 sterline), Eni (reduce, 15,5 euro), Repsol (neutral, 19,5 euro), Omv (reduce, target 26 euro), Mol (reduce, 11,500 fiorini ungheresi).
(MT)