ROMA (WSI) – Oltre alla politica altra questione che tiene banco da ormai diverso tempo in Italia è il risiko bancario. Non solo Intesa Sanpaolo e Generali.
In questo contesto si inseriscono le indiscrezioni che riporta MilanoFinanza secondo cui Bper banca avrebbe come obiettivo quello di raggiungere il 100% di Arca Sgr di cui già detiene il 33%. La scalata della banca popolare dell’Emilia Romagna su Arca avverrebbe comprando la quota messa in vendita dalle banche venete, Pop Vicenza e Veneto Banca.
Ma Arca fa gola anche a fondi internazionali come Atlas Merchant Capital, Centerbridge e Warburg Pincus.
Secondo gli analisti di Mediobanca Securities l’operazione potrebbe ridurre il Cet1 di Bper, consumandolo di circa 60/65bps portando così il Cet1 fully loaded al 12,7% dal 13,3% registrato nel 2016. In ogni caso, assicurano gli analisti della banca d’affari, “l’espansione della piattaforma di asset under management è da preferirsi ad un investimento nel commercial banking”, cosa che Bper ha fatto con Cr Saluzzo e con cui ha perso circa 40bps di Cet1.
Unicredit e Intesa Sanpaolo: ultime novità
Per quanto riguarda Unicredit, è notizia delle ultime ore l’acquisto da parte del vicepresidente Luca Cordero di Montezemolo di 15mila warrant ad un prezzo medio ponderato di 11,362 per una spesa totale di 170,4 mila euro. L’acquisto è avvenuto tramite la fiduciaria Eurofinleading, facente parte del gruppo Banca del Cereso, una private bank elvetica della famiglia Foglia.
In merito invece alla scalata di Intesa Sanpaolo su Generali, la compagnia del Leone di Trieste la scorsa settimana ha reso noto l’acquisto di 510 milioni di azioni ordinarie della banca guidata da Carlo Messina, pari al 3,04% del capitale sociale totale.
Al contempo Generali ha reso noto di aver avviato la procedura per porre fine al prestito titoli precedentemente annunciato. Al termine della procedura di prestito con la quale Trieste si era protetta da Intesa, Generali deterrà il 3,4% di Intesa. Il Leone è il quarto azionista di Intesa, dopo Compagnia Sanpaolo, Cariplo e Cariparo.
Intanto proprio Intesa SanPaolo è finita nel mirino dell’agenzia Fitch che ha confermato il rating di lungo termine BBB+ per la banca ma con outlook negativo. Una valutazione, come sottolineano dall’agenzia, legata al Viability Rating che riflette a sua volta il modello di business stabile e diversificato nonché l’importanza del franchise della banca in molti settori.
Tuttavia rimane debole rispetto ai player internazionale la qualità degli asset di Intesa e il principale rischio per il primo gruppo bancario italiano rimane l’esposizione ai problemi del paese, quindi un ulteriore deterioramento che potrebbe portare ad un downgrade.