NEW YORK (WSI) – Proprio nel giorno in cui gli Stati Uniti hanno chiesto alla Cina di collaborare, per fare pressioni su Pyongyang perche’ desista dalle sue ambizioni e minacce nucleari, il livello di allerta per la sicurezza Usa Defcon e’ salito a tre su cinque (codice giallo).
Questo significa che d’ora in avanti le unita’ dell’Air Force saranno preparate all’eventualita’ di mobilitarsi in 15 minuti, se la situazione lo richiedera’. Il codice e’ gia’ sopra i livelli “normali” di allerta, ma e’ al prossimo stadio che le forze dell’esercito dovranno essere pronte in qualsiasi momento al dispiegamento e all’attacco in meno di 6 ore.
Oggi il segretario di Stato Usa John Kerry ha recato visita alla Corea del Sud a Seul, con l’obiettivo dichiarato di affrontare la questione spinosa della minaccia nucleare nordcoreana, cercando una soluzione comune. Il suo primo viaggio nell’Estremo Oriente lo portera’ poi a Pechino e a Tokyo, nel giro di tre giorni.
A Seul, il capo della diplomazia americana ha incontrato il nuovo presidente, signora Park Geun-Hye, e il ministro degli Esteri, Yun Byung-Se. Un alto responsabile dell’amministrazione americana, in viaggio al fianco di Kerry, ha segnalato oggi la grandissima importanza attribuita da Washington al ruolo chiave che potrà essere giocato da Pechino nel quadro di questa crisi per calmare le ambizioni belliche di Pyongyang e le sue minacce di “guerra termonucleare”.
Il governo Usa ha sottolineato in un comunicato che “non ci sono minacce nucleare imminenti contro gli Stati Uniti, ma la situazione e’ considerata fluida e potrebbe cambiare da un momento all’altro“.
Molti analisti ritengono che Kim Jong-un dara’ presto l’ok a un test missilistico, che dovrebbe svolgersi il prossimo 15 aprile, anniversario della nascita dal fondatore del paese, Kim Il-Sung, nonno del leader attuale. Non e’ chiaro se gittata e capacita’ delle testate atomiche nordcoreane siano gia’ tali da poter colpire la costa occidentale Usa.
Il Giappone e la Corea del Sud sono invece potenzialmente piu’ alla portata dei missili dei vicini nordcoreani. Tokyo ha messo in allerta un’unita’ antimissilistica e ha dato ordine alle sue forze armate di abbattere qualunque missile diretto nel suo territorio aereo e proveniente dalla Corea del Nord.
Snobbando anche gli avvertimenti dell’alleato cinese, la Corea del Nord ha dispiegato sulla costa orientale due missili Musudan, con un gittata di 4.000 chilometri, in grado di raggiungere oltre al territorio sudcoreano, anche quello giapponese e l’isola americana di Guam, nel Pacifico.