Il gasdotto Nordstream 2 rappresenta l’ultima resistenza americana agli affari interni dell’Europa. Una volta terminato il gasdotto tra la Russia e l’UE sotto il Mar Baltico, sarà una testimonianza della divisione fondamentale tra l’Unione europea e gli Stati Uniti. Così scrive TomLuongo che sottolinea come l’Europa ha proprie ambizioni imperiali e il Nordstream 2 è una parte molto importante di questo progetto.
Tuttavia tali ambizioni non sono in linea con quelle degli Stati Uniti, in particolare sotto la “leadership” di Donald Trump. Trump vuole che la Germania tagli il Nordstream 2 ma l’UE si è schierata dalla parte della Germania. Il nocciolo del problema è che il presidente Trump vuole che l’UE acquisti il gas naturale liquido negli Stati Uniti, ma l’UE invece comprerà dalla Russia perché è più economico.
Trump ha questa strana idea che gli Stati Uniti non abbiano ottenuto nulla in cambio della nostra corsa al mondo negli ultimi settant’anni. Il nostro enorme deficit commerciale è la ricchezza sottratta dai nostri partner commerciali nella mente semplicistica di Trump.
Il presidente ha così minacciato sanzioni economiche alle società legate a Nordstream 2 ma la vera ragione per cui Trump non attuerà le sanzioni è legata al commercio mondiale. Se il presidente avesse veramente voluto sanzionare quelle imprese legate alla costruzione del gasdotto, lo avrebbe già fatto.
Tutto è rinviato a dopo le elezioni europee di maggio che potrebbero creare un Parlamento euroscettico che finirebbe per revocare completamente le sanzioni alla Russia per buona pace degli Stati Uniti.
Inoltre, le imminenti elezioni dell’Ucraina porteranno probabilmente qualcuno al potere non pienamente legato alla strategia degli Stati Uniti. Il che farà nuovamente infuriare il presidente.