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Novità fisco: canone Rai in bolletta e tassa su alluvioni

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ROMA (WSI) – Allo studio del governo Renzi ci sarebbe l’obbligo di stipulare una polizza di assicurazione anti calamità. Sarebbe questa, secondo le informazioni a disposizione di Libero e Il Giornale, la risposta all’emergenza dei disastri naturali dopo le alluvioni che hanno colpito il Nord Ovest d’Italia.

Si tratterebbe di conseguenza di una sorta di tassa sulla casa addizionale, il cui ricavato finirebbe per far risparmiare soldi allo Stato e gonfiare i ricavi delle compagnie di assicurazione, che infatti avevano rilanciato una simile proposta i primi di novembre in periodo di piena crisi maltempo.

Per risolvere il problema dei danni provocati da alluvioni, smottamenti e terremoti e i costi della ricostruzione, secondo i giornali vicini a Forza Italia e all’opposizione, l’esecutivo a maggioranza PD avrebbe studiato un modo per costringere i cittadini ad assicurare le proprie case.

I costi non sarebbero salatissimi, tuttavia. L’introduzione di una polizza obbligatoria contro le calamità naturali comporterebbe in media l’esborso di 75 euro per unità abitativa, secondo uno studio realizzato da Ania su dati Istat – e riportato sul quotidiano Il Sole 24 Ore.

Secondo i calcoli di Libero, le cifre sarebbero però altissime in zone a rischio e in molti casi più alte delle somme indicate da Ania e dal broker Guy Carpenter.

Prese in considerazione le polizze disponibili per un appartamento di 100 metri quadri con un massimale per i danni provocati da alluvioni, inondazioni o terremoto di 100 mila euro e una responsabilità civile di 500 mila euro, a Milano si pagherebbero 300 euro l’anno, a Roma 344, a Bologna 333, a Firenze 362 (413 se si abita al piano terra). Il conto sale ancora a Genova (403 euro, 475 per il piano terra), ad Alessandria (447, 519) e a Reggio Emilia (923 euro).

Oggi è lo Stato a caricarsi dei costi di natura ambientale e come ricorda il Sole 24 Ore “per affrontare seriamente il rischio di catastrofi l’Ania, l’associazione delle imprese assicurative, ha calcolato che servono non meno di 30 miliardi di euro“. Soldi che l’amministrazione Renzi e chi gli succederà risparmierebbe nel caso in cui il progetto di Delrio prendesse forma.

Il progetto è per la verità ancora in fase embronale, come sottolineano anche altri media informati sull’idea, ed è stato presentato a grandi linee un paio di giorni fa dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. Farebbe parte di un più ampio piano nazionale sui rischi idrogeologici e sul tema pare siano già a lavoro il ministero dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture.

Rimangono ancora nodi da sciogliere, ma il dossier secondo Delrio prevederebbe l’ipotesi di “introdurre l’assicurazione obbligatoria per soggetti pubblici e privati contro le calamità naturali”. Finora le proposte in merito dei governi DC (1993), Berlusconi (2005) e Monti (2012) riguardavano una copertura volontaria nell’ambito di un sistema misto pubblico-privato e non un obbligo.

Le emergenze idrogeologiche sono di grande attualità e a Palazzo Chigi i funionari del governo hanno presentato il piano-stralcio: dei 2,3 miliardi stanziati in passato, ma non ancora spesi, sono stati attivati 1,3 miliardi per 69 opere di prevenzione e assestamento in 1.130 Comuni, che comprendono anche il fiume Seveso e il torrente Bisagno.

Tornando in tema fiscale tra le novità più importanti della Legge di Stabilità, figura l’introduzione del Canone Rai nella bolletta della luce. L’importo da versare alle casse statali verrà modulato in base al reddito.

L’Iva sarà pari al 4% per gli ebook (i libri in formato digitale) e la social card verrà estesa agli immigrati regolari. I malati di sclerosi (Sla) potranno usufruire di 150 milioni per tutte le operazioni di assistenza.

Le principali innovazioni della legge sono state presentate dal viceministro dell’Economia Enrico Morando, che ha confermato come il governo potrebbe rivedere l’aumento delle imposte sulle rendite dei fondi pensione e la rivalutazione del Tfr.

In commissione Bilancio alla Camera, Morando ha fatto sapere che l’esecutivo è disponibile e sta cercando risorse alternative per coprire quegli incassi (400 milioni circa in totale).

Fonte principale: Libero

(DaC)