Economia

Npl, Davis & Morgan punta su App e blockchain

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Semplificare e democratizzare il mondo dei non performing loans (Npl). Sono questi alcuni degli obiettivi del nuovo piano industriale di Davis & Morgan, merchant bank specializzata nella gestione dei crediti bancari deteriorati. Ne parliamo con Andrea Bertoni, fondatore e amministratore delegato della società milanese.

 

 

Dott. Bertoni, da poco Davis & Morgan ha lanciato una nuova App che sfrutta l’intelligenza artificiale per la gestione degli Npl. Ci può dire come funziona? Come si chiama questa applicazione?

L’App si chiama Asset Funding ed è nata dopo un anno di lavoro e di ingenti investimenti. L’applicazione consente di individuare in tutta Italia gli immobili che sono oggetto di pignoramento, permette di vedere chi è il debitore, chi è il creditore e lo stato della procedura legale. L’app fornisce così dei report semplici e intuitivi per fare delle attività relative al mondo dei non performing loans, che è il nostro lavoro. Attraverso questo sistema di ricerca e analisi automatizzato è possibile processare migliaia di operazioni 7 giorni su 7, superando un collo di bottiglia, che ci consentirà di avere un osservatorio privilegiato su tutto quello che è il mondo dei crediti in sofferenza in Italia. Questa App, disponibile su AppStore, consente a chiunque, in particolare avvocati, commercialisti e immobiliaristi, di accedere a questa asset class che finora era riservata a una platea molto ristretta di investitori.

 

La vostra attività nel mondo digitale non si ferma alle App, ma prosegue anche nel mondo delle valute digitali. Avete previsto di tokenizzare gli Npl e di creare una criptovaluta per scambiarli sulla blockchain. Di cosa si tratta?

E’ un progetto innovativo tanto che siamo stati uno dei progetti vincitori della Call for Proposal del 2022 indetta dalla Banca d’Italia. Abbiamo deciso di tokenizzare gli Npl, ovvero di trasformare in asset digitali, sia i crediti, sia i finanziamenti dedicati ad uno specifico affare che hanno ad oggetto un credito ipotecario per rendere liquida una asset class che in questo momento non lo è. I crediti non performing tokenizzati, scambiati sulla blockchain tramite una criptovaluta, uno stablecoin legato all’euro denominato EuroDM, consentirà agli investitori di diversificare il proprio portafoglio e agli operatori di scambiare credit non performing.

 

Secondo lei quali saranno gli operatori che più di altri utilizzeranno questa tecnologia blockchain per scambiare gli Npl?

In questo momento siamo in concorrenza con le principali banche d’affari del mondo. E’ un settore che nei prossimi anni passerà dagli attuali 300 miliardi di dollari ai 16.000 miliardi di dollari. Quindi ci aspettiamo che questa tecnologia sarà utilizzata non solo da investitori istituzionali ma anche dagli stessi operatori del settore che in questo momento hanno una serie di crediti nei loro bilanci e che potranno metterli all’interno di questa blockchain e scambiarli liberamente.

 

Tra le operazioni più importanti che avete in cantiere nei prossimi mesi c’è anche il lancio di un nuovo fondo da 100 milioni di euro dopo il successo del vostro primo fondo Mizar. Come verranno impiegate queste risorse?

Questo nuovo fondo da 100 milioni di euro presenta un’importante novità rispetto al precedente ed è un risvolto sociale. Faremo degli accordi con i debitori ceduti per comprare la loro posizione debitoria dalle eccedenti, siano esse banche o mandati, e verranno trasferiti tutti gli immobili del debitore ceduto alla nostra Reoco, con la possibilità per il debitore di ricomprarlo tramite un contratto di rent to buy dopo 12, 24, 36 mesi.

 

Una sorta di democratizzazione degli Npl, quindi meno tensioni e studi legali che intervengono nell’operazione.

Assolutamente sì. Dobbiamo sempre considerare che noi abbiamo un approccio molto più da capital partner, da asset management company, rispetto a un approccio puramente legale. Siamo e rimaniamo una banca d’affari. Quindi l’idea è aiutare il debitore ceduto a uscire da questa situazione, o nell’eventualità che si debba vendere il bene, verrà ceduto al di fuori di un’asta, al di fuori da procedure legali. Quello che avanzerà rispetto al nostro rendimento, verrà restituito al debitore ceduto.

 

Con il nuovo fondo di cui abbiamo appena parlato. L’App e le valute digitali nel campo degli Npl sono i punti cardine del vostro piano industriale. Che obiettivi vi siete dati per i prossimi anni?

Abbiamo un piano di espansione importante che prevede l’apertura di nuovi uffici, probabilmente anche all’estero, e l’assunzione di personale qualificato sia della old economy sia della new economy. Questo comporterà una serie di investimenti che saranno finanziati con il cash flow che genera la nostra società e con risorse che saranno messe a disposizione da importarti partner finanziari pronti a supportarci per tutte le nostre necessità.

 

Lei ha fondato Davis e Morgan nel 2008. Immagino le abbia dato molte soddisfazioni. Oltre alla finanza, quali sono i suoi principali interessi?

Il mio principale interesse, oltre alla finanza, è lo sport. Come dico sempre a mia figlia, è necessario fare almeno un’ora di attività fisica al giorno. Oltre a questo sono un’amante della moda e delle sfilate. Per fortuna Milano è una delle capitali del settore e io seguo questi eventi con passione sia nella nostra città sia a Parigi, a New York e Londra.