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Nuda proprietà: compravendite in ripresa, oltre l’80% acquista per investire

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Nella prima parte del 2021 il numero complessivo di compravendite di nuda proprietà, concluse attraverso le agenzie di Tecnocasa è in lieve aumento rispetto allo stesso periodo del 2020 (+5,7%), ma comunque in calo rispetto al 2019 e quindi al periodo pre-pandemia. Sono i dati riportati dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa sulle compravendite di nuda proprietà effettuate nel primo semestre del 2021 dalle agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete.

Da questi ultimi risulta che l’82,4% di chi vende lo fa per reperire liquidità, per mantenere un certo tenore di vita, oppure per far fronte ad esigenze legate all’avanzare dell’età e a volte per sostenere i figli nell’acquisto della casa.
Tra chi compra, l’81,8% effettua l’operazione come investimento a lungo termine, mentre la restante parte lo fa con l’intento di assicurarsi ad un prezzo più vantaggioso un’abitazione principale.

Acquirenti, chi sono

Gli acquirenti di nuda proprietà più attivi sul mercato sono quelli con un’età compresa tra 35 e 44 anni, che compongono il 32,4% del totale, mentre sono basse le percentuali di acquisto da parte degli under 35 e degli over 65.

Nella maggior parte dei casi a comprare nude proprietà sono coppie e coppie con figli che compongono il 67,6% del totale.

Trilocale: tipologia più comprata

La tipologia più compravenduta con la formula della nuda proprietà è il trilocale con il 43,2% delle preferenze, seguono i 4 locali con il 21,6%. Nel 2021 le compravendite di tipologie indipendenti si attestano al 10,8% del totale, quota in calo rispetto al 2020 ma in aumento rispetto al 2019 quando, nella prima parte dell’anno, si fermavano al 7,0%.

Nella prima parte del 2021 solo il 13,5% degli acquisti di nuda proprietà si è concluso grazie all’ausilio di un mutuo, mentre nell’86,5% dei casi si compra in contanti. La percentuale di acquisti con mutuo è in ribasso sia rispetto al 2020 sia rispetto al 2019.

Venditori: chi sono

Per quanto riguarda i venditori di nuda proprietà da segnalare che la maggioranza appartiene a nuclei familiari monocomponente, nel 57,6% dei casi, infatti, si tratta di single, vedovi, divorziati e separati. Nel 62,2% dei casi i venditori hanno un’età superiore a 65 anni.

Vendere la nuda proprietà, che cosa vuol dire

Una soluzione alternativa alla classica compravendita immobiliare, specie per chi necessita di liquidità, è quella di vendere la nuda proprietà di un immobile, mantenendo il diritto di usufrutto finché si è in vita.
Per chi compra il vantaggio è quello di pagare un immobile ad un prezzo più basso rispetto al valore di mercato, mentre chi vende avrà un introito immediato, conservando il diritto di usufrutto, ossia il diritto di godere del bene anche se di proprietà altrui.

“Le riparazioni straordinarie sono a carico del proprietario. Riparazioni straordinarie sono quelle necessarie ad assicurare la stabilità dei muri maestri e delle volte, la sostituzione delle travi, il rinnovamento, per intero o per una parte notevole, dei tetti, solai, scale, argini, acquedotti, muri di sostegno o di cinta. L’usufruttuario deve corrispondere al proprietario, durante l’usufrutto, l’interesse delle somme spese per le riparazioni straordinarie”.