(Teleborsa) – Piazza Affari resta ingessata sui livelli della vigilia, non apportando variazioni alla perdita settimanale di quasi il 4% registrata sui principali indici. Da segnalare, però, che dall’inizio del mese la borsa milanese ha messo a segno un guadagno di circa due punti percentuali. Le chiusure delle principali borse europee a confronto risultano nettamente peggiori, visto che in media oggi i listini del vecchio continente hanno lasciato sul parterre quasi l’1%, trainanti dalla flessione registrata da Wall Street. I mercati finanziari hanno risentito della deludente lettura finale del PIL americano, che è stato rivisto al ribasso ad un +2,7% mentre la fiducia dei consumatori del mese di giugno dell’Università del Michigan ha raggiunto i massimi da gennaio 2008. Il clima risulta teso in vista del G20 di Toronto, durante il quale i leader mondiali affronteranno il tema spinoso della ripresa economica e della riforma del settore finanziario. Grande delusione potrebbe derivare da un mancato coordinamento nella scelta delle nuove regole finalizzate a supportare la ripresa. Intanto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, si è detto sempre più convinto della necessità delle riforme per tirarsi fuori dalla crisi, specie nel settore della finanza. “Dobbiamo agire di concerto, ha dichiarato il presidente Usa, per una semplice ragione: questa crisi dimostra, e gli eventi lo confermano, che le economie nazionali sono inestricabilmente collegate”. “Salvaguardare ognuna delle nostre nazioni può aiutare a proteggerle tutte”. Nella notte è arrivato il via libera da parte della commissione Camera-Senato statunitense alla riforma finanziaria che, se approvata la prossima settimana, passerà come la più grande innovazione dal tempo della Grande Depressione. Incolore l’euro poco sotto gli 1,23 dollari mentre il petrolio a New York vale 77,3 usd/bar e l’oro 1.253 usd/oncia. A Milano l’indice FTSE IT All-Share archivia gli scambi con un -0,01% a 20483,8 punti, il FTSE MIB con un +0,1% a 19961,74 punti, il FTSE IT Mid Cap con un -0,25% a 22769,47 punti e il FTSE IT Star con un +0,02% a quota 10600,53. Il future sul Fib si ferma a 19.930 punti. Prevalgono i segni meno nel paniere principale, con Luxottica in testa seguita da Fiat. Il titolo del Lingotto risente ancora della vicenda non ancora conclusa di Pomigliano. Offerte Pirelli e Enel, quest’ultima sulla debolezza del comparto energetico in Europa. Giù di tono anche l’Eni: l’Ad del cane a sei zampe Paolo Scaroni e il Direttore dell’Earth Institute della Columbia University, Jeffrey Sachs, hanno annunciato un’importante partnership relativa a progetti chiave per la promozione dello sviluppo sostenibile in Africa. Splende il sole sulle banche, con Mps, Intesa, Unicredit e Unipol in bella mostra. Tra gli assicurativi si mette in luce FonSai. Sul completo frazionale la risalita di Maire Tecnimont, dopo aver acquisito, attraverso KTI Management, da Technip Italy, controllata italiana del Gruppo francese Technip, il restante 25% del capitale sociale di Technip KTI S.p.A., società internazionale d’ingegneria di processo basata a Roma. Freccia all’insù per ErgyCapital, che ha sottoscritto, tramite la sua controllata indiretta Società Agrigola Agrienergia, un finanziamento da 4,35 milioni di euro con Mediocredito Trentino Alto Adige, finalizzato alla costruzione di un impianto a biogas. Ben intonata A.S. Roma: secondo voci di stampa l’arbitrato tra la controllante Italpetroli e Unicredit potrebbe risolversi con la cessione del club capitolino all’istituto bancario, che poi lo metterebbe in vendita.