Nuovo brutto colpo per l’economia italiana. Secondo l‘Istat, nel mese di aprile la produzione industriale ha segnato un calo dello 0,7% mensile contro le attese di una crescita zero. Si tratta di una nuova frenata dopo il -1%% del mese di marzo (rivisto da -0,9%). Su base annuale si è registrato un calo dell’1,5% contro il -0,5% atteso dal mercato.
I dati odierni sono dunque l’ennesima conferma che l’economia italiana si muove in territorio di stagnazione. Nonostante resti una media positiva per il trimestre febbraio-aprile, +0,7% rispetto al trimestre precedente, si va dunque già annullando il rimbalzo dell’industria di inizio 2019.
Nella variazione mensile, soltanto per l’energia (+3,6%) si vede un segno positivo; “diminuzioni si registrano, invece, per i beni strumentali (-2,5%) e, in misura più lieve, per i beni intermedi (-0,7%) e i beni di consumo (-0,5%)”, dice l’Istat.
Proprio il calo dei consumi preoccupa il Codacons, per il quale “rispecchia in modo evidente la crisi dei consumi che si registra in Italia, con la spesa che non riparte e le famiglie che tendono a rimandare al futuro gli acquisti, con effetti negativi diretti per tutto il comparto industriale”.
Crolla la produzione di auto, scesa ad aprile del 17,1% rispetto all’anno precedente nei dati corretti per gli effetti di calendario. Nei primi quattro mesi dell’anno emerge una contrazione cumulata del 14,7%.
I dati odierni arrivano due giorni dopo che Bankitalia ha tagliato le stime sul Pil 2019, ora visto a + 0,3%, tre decimi di punto percentuale in meno rispetto alle precedenti stime. Tagliate a + 0,7% le stime sul Pil 2020 e a+ 0,9% quelle del 2021.
La revisione, ha spiegato via Nazionale, “riflette principalmente la maggior debolezza della domanda estera osservata negli ultimi mesi e il protrarsi di condizioni di elevata incertezza rilevate nei sondaggi presso le imprese”.