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Nuove prove dimostrano che l’EPA è un fattore altamente predittivo del fallimento di un innesto

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Nuovi dati presentati a Copenhagen mercoledì 15 maggio 2013 in occasione del congresso dell’European Wound Management Association (EWMA) evidenziano che l’elevata attività di proteasi (EPA) è stata rilevata in quasi la metà delle ferite (43%) in cui e’ fallito un innesto cutaneo1. Uno studio condotto su 30 pazienti pazienti, presentato dal Prof. Franck Duteille MD, Primario del Dipartimento di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, Ospedale Universitario, Nantes, Francia, dimostra che il 75% degli innesti cutanei falliti sono stati effettuati in ferite risultate positive all’EPA immediatamente prima di condurre la procedura di innesto1. Questo conferma che l’EPA è un indicatore altamente predittivo della probabilità di attecchimento di un innesto, e potrebbe aiutare i chirurghi a programmare le procedure in modo più efficace e quindi aumentare la percentuale di successo. “WOUNDCHEK™ Protease Status di Systagenix è l’unico Test Point of Care disponibile sul mercato in grado di rilevare l’EPA” commenta Paolo Di Vincenzo, Vice Presidente di Global Marketing di Systagenix. “Gli studi continuano a dimostrare l’utilità di testare l’EPA con WOUNDCHEK™ Protease Status per orientarsi nella scelta del trattamento più opportuno e aumentare le percentuali di successo. Nello studio del Prof. Duteille, il 96% degli innesti riusciti e’ stato effettuato in ferite caratterizzare da una bassa attività delle metalloproteasi. Al contrario quasi la metà degli innesti non riusciti erano associati alla presenza di EPA. Considerato il costo delle procedure di innesto, che mediamente raggiungono i €6.0002, e il notevole livello di disagio per il paziente, qualsiasi percentuale di fallimento è troppo alta per essere accettata. Testando l’eventuale presenza di EPA con WOUNDCHEK™ Protease Status, i chirurghi potranno essere in grado di aumentare le loro percentuali di successo, evitando il rischio di rigetto in quasi la metà delle procedure di innesto, risparmiando risorse e fondi, oltre ad evitare un risultato deludente per i pazienti interessati.” I clinici hanno sospettato per molto tempo un potenziale effetto dannoso dell’attività delle proteasi sulla capacità di attecchimento dell’innesto cutaneo, come descritto in una recente pubblicazione in materia: “Un Test Point of Care capace di identificare l’attività delle proteasi potrebbe essere utilizzato prima degli innesti cutanei per migliorare la percentuale di successo dell’intervento in quanto l’EPA è stata identificata come un possibile fattore contributivo al fallimento dell’innesto.”3 Fondata nel 2008 a seguito di un’acquisizione della divisione di Johnson & Johnson dedicata al management delle ferite, Systagenix e’ interamente focalizzata sulla cura delle lesioni, sviluppa e commercializza sistemi diagnostici avanzati e soluzioni terapeutiche, e fornisce globalmente oltre 20 milioni di medicazioni avanzate al mese. La vendita di WOUNDCHEK™ Protease Status sul mercato USA non è attualmente approvata dall’FDA. – FINE – 1. Duteille F et al, Evaluation of the use of a point of care test for proteases to identify patients with increased risk of skin graft failure, Poster presentato all’EWMA 2013 2. DRG case value (J08B) = cost weight (1,979) x base rate (2.991,53 € BBFW2012) (Germania) 3. Die Rolle eines Proteasen Schnelltests in der Wunddiagnostik. (2012) Wund Management. Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l’unico giuridicamente valido.

SystagenixVicky Stoakes a VSPR+44 (0)7747 534 519vicky@vs-pr.com