ROMA (WSI) – Rimane alta la tensione sul rischio di un attacco terroristico contro gli Stati Uniti. Washington ha deciso di prorogare fino al 10 agosto la chiusura una ventina delle sue ambasciate e consolati, situate in Medio Oriente e Africa.
Indiscrezioni di intelligence fanno riferimento a minacce da parte di al Qaida. Inizialmente gli Stati Uniti avevano chiuso 21 sedi diplomatiche; ma alcune riapriranno nella giornata di oggi, per le gestioni correnti, tra cui Kabul, Baghdad e Algeri.
Quattro sedi – quelle di Madagascar, Burundi, Rwanda and Mauritius – sono state aggiunte invece a quelle che rimarranno chiuse.
“Non si tratta di un’indicazione legata a nuove minacce, piuttosto di un’indicazione del nostro impegno a dare prova di prudenza e a prendere tutte le misure appropriate per proteggere il nostro personale, compresi gli impiegati locali e i visitatori”, ha dichiarato il portavoce del dipartimento di Stato, Jen Psaki.
Secondo il comunicato emesso da Washington, le sedi diplomatiche interessate al provvedimento sono quelle ad Abu Dhabi, Amman, Il Cairo, Riad, Dhahran, Geddah, Doha, Dubai, Kuwait City, Manama, Mascate, Sanaa, Tripoli, Antananarivo, Bujumbura, Gibuti, Khartoum, Kigali e Port Louis, che resteranno chiuse fino a sabato prossimo.
Intervistato da “Meet the Press”, il senatore Saxby Chambliss, repubblicano numero uno della Commissione di Intelligence del Senato, ha affermato che le minacce ricordano molto quelle arrivate prima dell’11 settembre, precisando che “questa è la minaccia più grave a cui ho assistito negli ultimi anni”.
