Il governo italiano ha recentemente approvato una bozza del Decreto Legge Lavoro contenente una disposizione che prevede un incremento della soglia di non imponibilità dei fringe benefit a 3.000 euro, ma solo per i lavoratori dipendenti con figli a carico. Il provvedimento rientra nelle “misure fiscali per il welfare aziendale“, contenute nel DL.
Cosa sono i fringe benefit
Secondo l’art. 51 comma 1 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), il reddito di lavoro dipendente è costituito da tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro.
I beni e servizi forniti al dipendente diversi dalle somme in denaro vengono individuati con il termine fringe benefit dalla prassi dell’Amministrazione finanziaria.
Incremento della soglia dei benefit per i dipendenti con figli
Ora, con il DL Lavoro, si prevede di incrementare la soglia a 3.000 euro anche per il 2023, ma solo per i lavoratori dipendenti con figli a carico.
La disposizione stabilisce che “limitatamente al periodo d’imposta 2023, in deroga a quanto previsto dall’articolo 51, comma 3, prima parte del terzo periodo del TUIR non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli a carico, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di euro 3.000”.
Le critiche alla misura introdotta
Questa misura rappresenta una grande opportunità per i lavoratori dipendenti con figli a carico, che potranno beneficiare di maggiori vantaggi fiscali rispetto ai colleghi senza figli.
Allo stesso tempo, la decisione del governo di limitare l’aumento della soglia solo ai dipendenti con figli a carico ha suscitato alcune perplessità, dal momento che non tiene conto di altre situazioni di bisogno e difficoltà, come ad esempio i lavoratori con disabilità o le famiglie monoparentali.
Tuttavia, va sottolineato che la normativa fiscale italiana può essere complicata e difficile da navigare per i non professionisti. Pertanto, molte persone scelgono di avvalersi dei servizi di un commercialista o di un consulente fiscale per assicurarsi di essere in regola con le norme fiscali e per massimizzare i vantaggi fiscali disponibili.