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Nuovo business stampanti 3D ucciderà pionieri settore

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NEW YORK (WSI) – La tecnologia sembra uscita dal film Terminator: con le loro stampanti 3D innovative alcune start-up della Silicon Valley minacciano la sopravvivenza dei gruppi pionieri del settore che usano tecniche ormai ‘superate’.

Nel video sotto riportato in soli 6 minuti d’orologio si vede una stampante 3D di Carbon3D riprodurre un modellino della Torre Eiffel di colore blu. Oggetti di plastica vengono prodotti a una velocità cento volte maggiore rispetto ai metodi tradizionali.

Il fenomeno su cui si basa la tecnologia innovativa di creazione di modellini in tre dimensioni si chiama “produzione continua di un’interfaccia liquida” ed è stata sviluppata da Carbon3D un gruppo finanziato dal venture capital Sequoia Capital.

La tecnica prende ispirazione da una scena del film di fantascienza Terminator 2, in cui l’androide T-1000 si eleva da un piccola pozza di liquido metallico. Tale tecnica futuristica, che consente di produrre oggetti di plastica 100 volte più velocemente, ormai è realtà e punta a rivoluzionare il settore delle stampanti 3D.

I gruppi che hanno fatto da precursori delle stampanti 3D negli Anni 80 e che puntavano a rivoluzionare i settori delle protesi mediche e della componenentisca dei motori, rischiano già di scomparire.

Gli investitori stanno mettendo in dubbio la capacità di dominare e restare sulla cresta dell’onda di due delle soecità principali del mercato delle stampanti a tre dimensioni, l’americana 3D Systems e l’israeliana Stratasys.

Negli ultimi 15 mesi i fatturati dei due gruppi, così come quelli degli altri leader del settore ExOne, Arcam e Voxeljet non hanno rispettato le grandi attese del mercato.

I ricavi più bassi del previsto sono stati accompagnati anche dalla necessità di investire per migliorare le posizioni concorenziali in un mercato sempre più competitivo, come ha sottolineato al Financial Times Scott Schmitz, analista di Morgan Stanley.

Negli ultimi tre trimestri, la crescita organica dei ricavi di 3D Systems è stata pari al 7-12%, sotto le linee guida del 30%. Da parte sua Stratasys ha registrato invece un miglior tasso, del 31%, nel 2014. Tuttavia ha dovuto accelerare gli investmenti che dovrebbero mantenere i margini operativi intorno al 10-14% nei prossimi due anni. La guidance a lungo termine parla di un 18-23%.

Se vogliono stare al passo con i tempi, i due gruppi, così come HP, devono cambiare strategie in corsa. Stratasys e 3D Systems hanno comprato altre aziende per cercare di ampliare la fetta di mercato nella quale operano. Le due aziende usano i propri materiali per stampare, ma in futuro secondo Weston Twigg, analista di Pacific Crest Securities, ci saranno diverse società specializzate che venderanno stampanti, software e materiali adatti.

Fonte: Financial Times

(DaC)