New York – Per la prima volta l’autorita’ di controllo dei mercati elettrici Usa ha reso pubblica l’inchiesta in corso sulle attivita’ di manipolazione delle attivita’ di trading in California e nella regione del Midwest.
L’istituto, come riporta il Financial Times, e’ stato citato in giudizio due volte negli ultimi tre mesi, per via di alcune pratiche sospette che avrebbero – secondo l’accusa – gonfiato i costi dell’elettricita’ di almeno 73 milioni di dollari.
Quello che e’ ancora piu’ grave agli occhi dei cittadini americani e’ che dalle carte legali emerge l’esistenza di una collaborazione sospetta tra il governo e gli avvocati di JP Morgan.
Quando la commissione di regolamentazione dei mercati ha chiesto di controllare 25 email, la banca si e’ opposta sostenendo che si tratta di messaggi dai contenuti riservati. Finora sono state rese accessibili 28 email su 53.
La FERC ha chiesto ieri alla corte federale Usa di poter avere accesso alle mail elettroniche, che potrebbero portare alla luce dettagli importanti ai fini dell’inchiesta.
Per la big di Wall Street e’ iniziata a mettersi male dopo che il gruppo guidato da Jamie Dimon ha riferito di aver registrato perdite pari a 2 miliardi in attivita’ di trading dovute alle sue posizioni nel mercato dei derivati sul credito. Perdite che sono poi salite a $9 miliardi.
Nel suo ultimo report trimestrale la banca americana ha citato l’indagine in corso, ma non ha offerto molti dettagli a riguardo.
La procura sta indagando anche per capire se l’istituto ha violato le norme che esigono vengano effettuate “comunicazioni veritiere e non fuorvianti” alle autorita’ di controllo.
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In un altro articolo pubblicato dal New York Times si scopre che JP Morgan ha preferito vendere i fondi della banca piuttosto che di altri gruppi.
I broker raccontano che loro e altri consulenti finanziari sono stati spingi ha favorire i prodotti dell’istituto anche quando i concorrenti avevano registrato performance migliori o avevano a un prezzo piu’ vantaggioso.
Colpita dalla crisi finanziaria del 2008-2009, JPMorgan Chase si e’ rivolta ai singoli investitori per poter recuperare le perdite incassate. Il problema e’ che la banca e’ diventata col tempo uno dei maggiori gestori di fondi al mondo, creando un palese conflitto di interesse.